Cittadinanza italiana per discendenza (Jure Sanguinis): guida completa
Scopri come ottenere la cittadinanza italiana per discendenza (jure sanguinis). Requisiti, documenti, procedura e vantaggi per i discendenti di italiani.

Introduzione
La cittadinanza italiana per discendenza, nota anche come jure sanguinis (diritto di sangue), è uno dei modi più popolari per ottenere la cittadinanza italiana 🇮🇹.
Questa possibilità riguarda milioni di persone nel mondo — soprattutto negli Stati Uniti, in America Latina, in Canada e in Australia — che discendono da emigrati italiani.
📌 Principio base: se hai un avo italiano che non ha mai rinunciato alla cittadinanza prima della nascita dei suoi discendenti, puoi richiedere la cittadinanza italiana, anche se sei nato all’estero e non parli italiano.
Quadro normativo
La cittadinanza italiana per discendenza si fonda su:
- Legge n. 555/1912, che stabiliva la trasmissione della cittadinanza italiana,
- Legge n. 91/1992, che regola l’attuale sistema di cittadinanza,
- sentenze della Corte Costituzionale e circolari ministeriali che hanno chiarito casi specifici (in particolare quelli legati alla linea materna).
Chi ha diritto alla cittadinanza per discendenza
In linea generale, ha diritto alla cittadinanza chi:
- discende da un cittadino italiano (padre, madre, nonno, bisnonno, ecc.),
- dimostra la continuità della cittadinanza (nessuno degli avi ha rinunciato prima della nascita del discendente successivo),
- presenta la documentazione genealogica necessaria.
👉 Non esiste un limite di generazioni, purché si dimostri la linea di sangue.
Eccezioni importanti
- Linea materna prima del 1948
- Le donne italiane trasmettono la cittadinanza ai figli solo se nati dopo il 1° gennaio 1948.
- Per figli nati prima di questa data, è necessario un ricorso giudiziario in Italia.
- Naturalizzazione dell’avo
- Se l’antenato italiano si è naturalizzato straniero prima della nascita del figlio, la catena si interrompe.
- Se si è naturalizzato dopo la nascita del figlio, il diritto rimane.
Requisiti principali
- Avere un avo nato in Italia 🇮🇹 e cittadino italiano al momento della nascita del figlio.
- Dimostrare che nessun discendente nella linea ha rinunciato alla cittadinanza.
- Fornire documenti originali e certificati ufficiali (nascita, matrimonio, morte, naturalizzazione).
Documenti richiesti
Per la domanda di cittadinanza jure sanguinis occorrono:
- Certificato di nascita dell’avo italiano (estratto dell’atto di nascita dal Comune in Italia),
- Certificati di matrimonio, nascita e morte di ogni discendente fino al richiedente,
- Certificati di naturalizzazione o di non naturalizzazione,
- Documenti tradotti e legalizzati (apostille o traduzione giurata),
- Documento d’identità del richiedente,
- Moduli specifici forniti dal Consolato o Comune.
Dove presentare la domanda: la riforma del 2025
Tradizionalmente, le domande potevano essere presentate:
- Presso il Consolato italiano all’estero,
- Presso il Comune in Italia,
- Via ricorso giudiziale (per i casi di linea materna pre-1948).
⏳ Questo sistema ha però creato attese enormi, con differenze notevoli tra Paesi (oltre 10 anni negli USA, pochi mesi in Sud America).
Novità introdotta nel 2025
Con la riforma del 2025 tutte le nuove domande di cittadinanza per discendenza vengono centralizzate a Roma:
- I Consolati continuano a ricevere la documentazione, ma non decidono più.
- Tutte le pratiche vengono trasmesse digitalmente a Roma.
- L’istruttoria è gestita dal Ministero dell’Interno – Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione, con il supporto tecnico della Farnesina (Ministero degli Esteri).
- I Comuni italiani restano competenti solo per chi ha residenza effettiva in Italia.
- La via giudiziale resta obbligatoria per i casi di linea materna pre-1948.
📌 L’obiettivo è uniformare i tempi (teoricamente 2–3 anni) e ridurre gli arretrati storici dei Consolati.
Procedura passo dopo passo
- Ricerca genealogica per identificare l’avo italiano.
- Richiesta dei certificati in Italia e all’estero.
- Traduzione e legalizzazione dei documenti.
- Presentazione della domanda al Consolato (che trasmette a Roma) o al Comune (solo per residenti in Italia).
- Valutazione da parte del Ministero dell’Interno.
- Iscrizione all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero) per chi vive fuori Italia.
- Rilascio del certificato di cittadinanza e possibilità di richiedere il passaporto italiano 🇮🇹.
Tempi e costi
- Consolato → Roma: attualmente previsti 2–3 anni.
- Comune in Italia: 1–2 anni.
- Ricorso giudiziale: 1–3 anni.
💶 Costi principali:
- Marche da bollo e tasse amministrative,
- Traduzioni e apostille,
- Eventuali spese legali.
Vantaggi della cittadinanza italiana
- Passaporto italiano 🇪🇺 con accesso a oltre 190 Paesi senza visto.
- Diritto di vivere e lavorare in tutta l’UE 🌍.
- Accesso a istruzione e sanità pubblica.
- Trasmissione automatica ai figli.
- Riconnessione con le radici familiari.
Errori comuni e motivi di rigetto
❌ Documenti incompleti o incoerenti.
❌ Errori nei nomi o nelle date.
❌ Mancanza del certificato di non naturalizzazione.
❌ Domanda presentata in Consolato non competente.
Consigli pratici
💡 Iniziare la ricerca genealogica il prima possibile.
💡 Richiedere gli atti originali in Italia e all’estero.
💡 Usare traduttori giurati.
💡 Rivolgersi a professionisti esperti.
Conclusione
La cittadinanza italiana per discendenza (jure sanguinis) resta un’opportunità unica per milioni di persone con origini italiane.
Con la riforma del 2025, tutte le pratiche vengono centralizzate a Roma: una svolta importante che dovrebbe ridurre le attese e rendere la procedura più uniforme.
📌 La regola fondamentale non cambia: dimostrare la linea di sangue ininterrotta e presentare tutta la documentazione in modo corretto.
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