Costituzione filiale estera in Italia: guida completa
Aprire una filiale estera in Italia: requisiti legali, procedure notarili, costi, vantaggi fiscali e differenze con succursali e sedi secondarie.

Introduzione
Aprire una filiale estera in Italia 🇮🇹 è una scelta strategica per le imprese internazionali che desiderano espandere le proprie attività nel mercato europeo. Questa procedura consente a una società madre straniera 🌍 di stabilire una presenza legale in Italia, mantenendo al tempo stesso il legame diretto con la casa madre.
In questa guida completa vedremo i requisiti legali, le procedure pratiche, i costi, i vantaggi fiscali e le differenze tra filiale, succursale e sede secondaria. Inoltre, analizzeremo errori comuni ❌ e alcuni lifehack 💡 utili per accelerare il processo.
Cos’è una filiale estera in Italia
La filiale è un’articolazione della società estera che opera stabilmente in Italia. Non è un soggetto giuridico autonomo ⚖️ ma è registrata presso il Registro delle Imprese e deve avere un proprio rappresentante legale in Italia.
📌 Caratteristiche principali:
- Dipende direttamente dalla società madre.
- Può stipulare contratti, assumere personale 👩💼👨💼, aprire conti bancari.
- Ha un proprio codice fiscale e partita IVA.
- È soggetta alle leggi italiane e agli obblighi fiscali locali.
Differenza tra filiale, succursale e sede secondaria
Molti confondono questi concetti, ma in Italia hanno significati precisi:
- Filiale 🏢: unità locale con autonomia operativa, ma sempre dipendente dalla casa madre.
- Succursale 🔗: più limitata, spesso utilizzata solo per rappresentanza e attività di supporto.
- Sede secondaria 📍: è la dicitura ufficiale per registrare la presenza di un’impresa estera in Italia, coincidente di fatto con la filiale.
Requisiti legali
Per costituire una filiale occorre:
- Delibera della società madre sull’apertura della sede in Italia.
- Atto notarile in Italia 📜 che certifichi la costituzione.
- Traduzione giurata e legalizzazione dei documenti della società estera (statuto, certificato di registrazione, visura camerale).
- Codice fiscale e partita IVA italiani.
- Iscrizione al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio competente.
Procedura passo dopo passo
- Preparare i documenti della società madre 🌐.
- Far tradurre e legalizzare i documenti (con apostille se provenienti da paesi firmatari della Convenzione dell’Aja).
- Redigere l’atto costitutivo davanti a un notaio italiano.
- Ottenere codice fiscale e partita IVA dall’Agenzia delle Entrate.
- Iscrivere la filiale al Registro delle Imprese.
- Aprire un conto bancario in Italia 💳.
- Assumere un rappresentante legale residente in Italia.
⏳ Tempi medi: da 4 a 8 settimane.
Costi della costituzione
I costi possono variare a seconda della complessità del caso:
- Spese notarili: 1.200–2.000 €.
- Traduzioni e legalizzazioni: 500–1.000 €.
- Diritti di Camera di Commercio: 200–400 €.
- Assistenza legale/fiscale: da 2.000 € in su.
👉 In totale, la spesa media si aggira tra 3.500 € e 6.000 €.
Vantaggi di una filiale in Italia
- Accesso diretto al mercato europeo 🇪🇺.
- Possibilità di assumere personale locale.
- Immagine di affidabilità verso clienti e partner.
- Accesso al sistema bancario e finanziario italiano 💶.
- Regime fiscale chiaro e trasparente.
Obblighi fiscali e contabili
La filiale deve:
- Tenere la contabilità separata 📚.
- Presentare la dichiarazione dei redditi in Italia.
- Versare IVA e contributi previdenziali.
- Rispettare le norme sul lavoro e la sicurezza.
⚖️ La tassazione si applica ai redditi prodotti in Italia, non a quelli della società madre all’estero.
Lifehack utili 💡
- Scegli bene il rappresentante legale: deve essere una figura di fiducia residente in Italia.
- Apri la filiale in una città strategica: Milano per finanza, Roma per istituzioni, Bologna per industria.
- Preparati in anticipo con le traduzioni giurate: spesso allungano i tempi.
- Considera incentivi regionali: alcune regioni italiane offrono agevolazioni fiscali per investitori stranieri.
Errori comuni da evitare ❌
- Confondere filiale e società controllata (la controllata è una società di diritto italiano autonoma).
- Non rispettare i tempi di deposito dei documenti.
- Sottovalutare i costi notarili e di traduzione.
- Non nominare un rappresentante legale residente in Italia.
- Pensare che la filiale sia esente da tasse italiane 🚫.
Conclusione
Costituire una filiale estera in Italia è un’operazione complessa ma strategica per chi vuole entrare stabilmente nel mercato europeo 🌍. Conoscere procedure, costi e vantaggi permette di evitare errori e risparmiare tempo prezioso.
Con la giusta assistenza legale e fiscale 👩⚖️👨⚖️, l’apertura della filiale diventa un passaggio sicuro e vantaggioso, capace di trasformare un progetto internazionale in una solida realtà italiana.
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