Permesso di soggiorno per coesione familiare in Italia: guida completa
Cos’è il permesso di soggiorno per coesione familiare, come funziona l’art. 30 TUIM e quali sono le differenze con il ricongiungimento.

Introduzione
Il permesso di soggiorno per coesione familiare è uno strumento previsto dall’ordinamento italiano che consente a un cittadino straniero già presente in Italia di regolarizzare la propria posizione e vivere insieme a un familiare regolarmente soggiornante o cittadino italiano. La base normativa si trova nell’articolo 30, comma 1, lettera c) del Testo Unico sull’Immigrazione (D.Lgs. 286/1998).
In questa guida vedremo:
- Che cos’è la coesione familiare.
- Cosa prevede l’art. 30, comma 1, lett. c) TUIM.
- Chi può richiederla e come funziona la procedura.
- La differenza tra coesione e ricongiungimento familiare.
Cos’è la coesione familiare
La coesione familiare è un istituto che permette a uno straniero già presente sul territorio italiano (anche senza permesso valido o con visto diverso) di ottenere un permesso di soggiorno per motivi familiari.
È applicabile quando lo straniero si trova in Italia e ha diritto a vivere con un familiare che:
- è cittadino italiano, oppure
- è cittadino UE residente in Italia, oppure
- è cittadino extra-UE con un valido permesso di soggiorno.
In pratica, la coesione consente di convertire la presenza irregolare o un altro titolo di soggiorno in un permesso per motivi familiari, senza che il richiedente debba uscire e rientrare dall’Italia.
Riferimento normativo: art. 30, comma 1, lett. c) TUIM
L’articolo 30 del Testo Unico sull’Immigrazione disciplina il permesso di soggiorno per motivi familiari.
Il comma 1, lettera c) stabilisce che il permesso è rilasciato allo straniero:
“... che si trovi già nel territorio nazionale e abbia diritto al ricongiungimento con familiare regolarmente soggiornante, ovvero con cittadino italiano o dell’Unione europea residente in Italia.”
In sostanza, chi è già in Italia e possiede i requisiti previsti, può chiedere la coesione anziché il ricongiungimento dall’estero.
Chi può richiedere il permesso per coesione
La richiesta può essere fatta da:
- Coniuge di cittadino italiano, UE o straniero con permesso valido.
- Figli minori o maggiorenni non autosufficienti.
- Genitori a carico di cittadini italiani o UE.
- Altri familiari previsti dalle norme europee o nazionali (ad esempio partner registrati nelle unioni civili).
Procedura per la coesione familiare
- Verifica dei requisiti: occorre dimostrare il legame familiare con documenti validi (certificati di matrimonio, nascita, ecc.).
- Richiesta in Questura: la domanda si presenta alla Questura – Ufficio Immigrazione competente per residenza del familiare.
- Documenti richiesti (variano da caso a caso, ma in genere):
- Passaporto del richiedente.
- Permesso di soggiorno o carta d’identità del familiare.
- Certificato che attesta il vincolo familiare.
- Fototessere, marca da bollo e moduli di richiesta.
- Rilascio del permesso: se la domanda è accolta, viene rilasciato un permesso per motivi familiari, che ha la stessa durata del permesso del familiare di riferimento.
Differenza tra coesione e ricongiungimento familiare
Molto spesso i due concetti vengono confusi, ma in realtà sono diversi:
- Ricongiungimento familiare:
- È richiesto dall’estero.
- Lo straniero non è ancora in Italia.
- Prevede il nulla osta rilasciato dallo Sportello Unico per l’Immigrazione e successivamente il visto dal consolato italiano.
- Coesione familiare:
- È richiesto in Italia, quando lo straniero si trova già nel territorio nazionale.
- Non serve alcun visto o uscita dal Paese.
- Si presenta direttamente in Questura.
In altre parole, il ricongiungimento serve per far entrare i familiari dall’estero, mentre la coesione è pensata per regolarizzare chi si trova già in Italia.
Durata e diritti del permesso per coesione
- La durata è la stessa del familiare di riferimento (ad esempio 2 anni se il coniuge ha un permesso di lavoro di 2 anni).
- Consente di lavorare in Italia senza ulteriori permessi.
- Garantisce l’accesso al sistema sanitario e ai diritti sociali.
- Dopo un certo periodo, può portare alla richiesta di permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o alla cittadinanza italiana (se legato a matrimonio con cittadino italiano).
Conclusioni
Il permesso di soggiorno per coesione familiare rappresenta una via importante per chi si trova già in Italia e vuole regolarizzare la propria presenza accanto ai propri familiari. È un istituto diverso dal ricongiungimento familiare e trova fondamento nell’art. 30, comma 1, lett. c) TUIM.
Capire le differenze tra le due procedure è fondamentale per scegliere il percorso corretto e ottenere in tempi rapidi il permesso necessario per vivere legalmente e serenamente in Italia.
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